Nel rinascimentale palazzo Gabrielis, fastoso edificio a due piani costruito all’inizio del XVI secolo per la ricca famiglia, è allestito il Museo civico che con documenti storici, arredi tradizionali e manufatti racconta le vicende della città e del suo territorio. Al pianterreno sono il lapidario, con epigrafi romane e medievali, frammenti architettonici e stemmi di nobili famiglie, e una piccola raccolta che illustra il tradizionale lavoro di scalpellini e lapicidi locali, con vecchi arnesi ed esemplari di pietra lavorata (sono qui esposti anche due rilievi in bronzo di Frane Krsinic). La raccolta archeologica presenta materiali neolitici, reperti dalle necropoli greche del III secolo a.C. e di epoca romana, per lo più recuperati nei fondali marini attorno all’isola. Uno spazio è dedicato ai cantieri navali, un tempo numerosi nell’isola, dove abili maestri e operai costruivano diversi tipi di imbarcazioni. Nella grande sala al secondo piano è esposta la collezione d’arte e di cultura, con antichi documenti cittadini (tra cui un verbale del Gran Consiglio del 1400), dipinti e ritratti di nobili curzolani, mobili e oggetti ornamentali, costumi e antichi tessuti. Particolare attenzione merita il picchiotto del portone di palazzo Arneri, opera in bronzo di Tiziano Aspetti (fine del XVI secolo). Nella mansarda è stata riprodotta la cucina di una tipica casa curzolana, con mobili, attrezzi e vasellami rustici del XIX secolo.