Costruita nell'857 come modesto oratorio di preghiera, è il più imponente edificio di culto dell'islam maghrebino e deriva il nome dal quartiere tunisino di Kairouan, dal quale proveniva la famiglia el-Feheri che lo fece erigere. Nel 933 venne eretto il minareto e il luogo di preghiera divenne la più antica moschea del Marocco. Ampliata nei secoli seguenti, venne arricchita di una grande sala per le abluzioni e di tre mederse tutt'intorno, destinate allo studio delle leggi coraniche. Qui i non musulmani non entrano. Si devono accontentare di scorci fuggevoli all'apertura delle porte: all'estremità del cortile, i due chiostri ricordano quelli del patio de los Leones dell'Alhambra di Granada. Solo i visitatori musulmani possono ammirare il prezioso minbar (XII secolo), il grande lampadario (XIII secolo), la più antica clessidra conosciuta (1317 circa) e la raffinata decorazione dell'interno della moschea.