Da questo quartiere orientale, dove si trovano i lunghi fabbricati del Lazzaretto, transitavano i commerci con il retroterra balcanico. Una funivia sale al monte Srdj (m 412), da cui si gode al meglio la conformazione di Dubrovnik e la particolarità del luogo in cui sorge: è coronato dal Fort Imperial, fortezza napoleonica gravemente colpita dalla guerra serbo-croata. I lavori di restauro e di allestimento di un museo sulla storia contemporanea della città non sono ancora ultimati, ma una parte dell’edificio ospita già l’esposizione permanente Dubrovnik nella guerra di indipendenza croata 1991-1995, con documenti, opere d’arte, fotografie, armi e munizioni, testimonianze registrate e video di quel tragico conflitto. La grande croce che dall’alto veglia sulla città, ricostruita dopo i bombardamenti, è divenuta uno dei simboli della rinascita. Proseguendo per Frana Supila, superata a destra la bella spiaggia di Banje, ora riservata all’elegante stabilimento balneare EastWest, si giunge alla Umjetnicka galerija, galleria d’arte contemporanea che accoglie opere di pittori e scultori croati del ’900. Ancora più a est, si stende la spiaggia Sveti Jakov, di sabbia e ghiaia, bella e non troppo affollata, anche se attrezzata (piccolo ristorante e docce).