Probabilmente, se la storia avesse preso un altro corso, questa chiesa non sarebbe mai stata portata alla luce. Emersa dalla polvere e dalle macerie durante i lavori di demolizione del Ministero degli Esteri della Repubblica Democratica Tedesca, la Friedrichswerdersche Kirche (1830), costruita in mattoni rossi dall’architetto che poi le ha dato il nome, Karl Friedrich Schinkel, rivela uno degli interni più notevoli di tutta la capitale. Riportata allo splendore originario, le splendide vetrate, gli arredi in legno e il ricorso a raffinati trompe-l’oeil rivelano il talento di uno dei maggiori progettisti di Berlino, in grado di mescolare elementi della decorazione gotica con forme e linee classiche. Dal 1997 ospita lo Schinkelmuseum, esposizione che documenta la vita e i lavori di Schinken nelle gallerie del piano superiore, mentre lungo la navata centrale si ammirano le sculture e ritratti di altri artisti tedeschi dell’Ottocento.