I due giardini ‘gemelli’ di Sarrià, Villa Cecília e Villa Amèlia, in origine appartenenti ad un’unica proprietà agricola, sono stati poi inglobati, agli inizi del Novecento, nelle residenze di due capitani d’industria, che con uguale galanteria decisero di battezzarli con il nome della moglie. A Villa Cecília la residenza è stata trasformata nel Centro Civico Casal de Sarrià, il giardino accoglie con un curioso arco di foglie di Ginkgo biloba e con una altrettanto singolare Ofelia in bronzo (di Francisco López Hernández, del 1964) riversa sul canale che lo costeggia. Complessivamente più romantico l’impianto di Villa Amèlia, con alberi centenari sparsi per i 6 ettari del giardino che ha come cuore un piccolo lago dalla cui isoletta centrale spuntano le forme di una ninfa di bronzo. Altri spazi di verde pubblico sparsi per il quartiere rendono Sarrià uno degli approdi preferiti dalle giovani famiglie. Proseguendo la discesa, prima di raggiungere la Diagonal una digressione a sinistra per il passeig Manuel Girona porta, al N. 55, davanti al bizzarro muro di cinta e ai lobi di pietra dell’ingresso di Finca Miralles: una realizzazione tra le meno note di Gaudí, un piacere fatto all’amico Hermenegild Miralles Anglès, di stridente contrasto con le anonime forme degli edifici (di epoca successiva) a cui si accede per il suo varco.