All’interno di un ex edificio scolastico degli anni ’50 del Novecento, è esposta la Collezione Wolfson, costituita dal mecenate e filantropo americano Mitchell Wolfson Jr. e affidata oggi alla gestione della Fondazione regionale Cristoforo Colombo di Genova.<br>Il percorso espositivo, aperto da quattro statue in marmo dei Padri della Patria dello scultore piemontese Giuseppe Carnevale, segue un ordinamento cronologico-tematico che consente di cogliere l’avvicendarsi dei movimenti artistici e stilistici e le trasformazioni del gusto nel periodo compreso tra il 1880 e il 1945. I temi che caratterizzano la raccolta sono i processi di trasformazione urbanistica, l’evoluzione delle arti decorative negli edifici pubblici e privati, l’arte di propaganda, il lavoro, il viaggio e le trasformazioni dei mezzi di trasporto, le mostre e le grandi esposizioni internazionali. Partendo dalle seduzioni del gusto per l’esotico affermatosi negli ambienti borghesi alla fine dell’Ottocento, il percorso si snoda attraverso i linguaggi artistici ed espressivi della prima metà del XX secolo, dall’Art Nouveau al Déco, dallo Stile Novecento al razionalismo e al futurismo, dal design industriale alla decorazione murale nell’Italia degli anni ’20 e ’30 del secolo scorso. Straordinaria è la varietà dei pezzi che compongono la collezione: disegni di architettura, dipinti, manifesti, sculture, arredi, mobili, ceramiche, vetri, ferri battuti, argenti, smalti, oggetti d’uso quotidiano e strumenti tecnologici.