Il primo nucleo della villa risale alla metà del Quattrocento, quando apparteneva a Filippo Borromeo, nipote del cardinale Carlo. Nella sua veste finale il complesso si organizza intorno a un cortile d’onore con due corpi di fabbrica: quattro-cinquecentesco quello a due piani, settecentesco quello a tre in mattoni a vista. All’interno, affreschi del Morazzone. Stupendo il vasto giardino, ricco di giochi d’acqua, limonaie e serre: celebre è soprattutto il Ninfeo, costruito tra il 1585 e il 1589 e decorato da Camillo Procaccini. Altre architetture d’acqua – la torre dell’Acqua, la fontana di Galatea, la fontana del Tritone e l’esedra – completano il giardino in parte all’italiana e in parte all’inglese (quest’ultimo opera di Luigi Canonica)