Un modello virtuoso di ristorante sociale in grado di includere ragazze e ragazzi con disabilità, che lavorano attivamente in sala e cucina. Basato sull'autoproduzione, a cm zero, e sul riutilizzo, il menù proposto varia secondo i prodotti dell'orto e quelli forniti da cooperative sociali e aziende locali: ottime carni come lo stracotto al vino rosso, paste originali come la tagliatella porcini e liquirizia e il risotto all’anice di Castignano, tortini dell'orto e polente secondo stagione, con tanti dolci della casa. Un piccolo shop consente di acquistare tutte le cose buone prodotte sul territorio: un olio gustoso e aromatico, l’orzo tostato, le farine, le confetture e i vini. Anche sedie e arredi della locanda sono state restaurate e dipinte dai ragazzi