La storia del ristorante apre il cuore e ti fa venir voglia di andarci per sostenere il sogno che l'ha prodotto. Innanzitutto la location: un affascinante borgo fondato dai Templari sul confine tra la Val D'Orcia e la Val di Chiana che fu un convento dei monaci Olivetani, un ospizio per i pellegrini e una fattoria. Ed è in questa bellissimo contesto che una storica dell’arte, Sabina de Gregori e una chef, Sara Scaramella decidono di aprire il loro ristorante, il loro sogno, abbandonando la vita metropolitana di prima e lanciandosi anima e corpo in questo progetto. Qui i ritmi si fanno più lenti, la natura coinvolge e avvolge le loro decisioni e la cucina che propongono ne diventa espressione reale: piatti genuini, con solo prodotti del territorio e a Km 0 (nessuna materia prima supera la distanza di 10Km), la ricerca del buono con piatti che spaziano nella tradizione culinaria italiana. Il loro orto e il frutteto producono quasi tutta la frutta e verdura necessaria e l'installazione di pannelli fotovoltaici ne fanno un esempio di eccellenza nella ricerca del minore impatto possibile sull’ambiente