A pochi minuti dal centro storico, in una vecchia cereria, c’è questo locale polifunzionale che funge da bottega e ristorante, aperto a pranzo, a cena e anche dopocena. In un ambiente informale, a tratti industriale e a tratti casalingo, lo chef Matteo Borsari propone piatti insoliti e freschi come la "Variazione vegetale" a base di verdure biologiche in consistenze differenti. Si prosegue con la Geometria di coniglio a base di tonno di coniglio, gel all’olio e verdure agre e infine Asparagus, ossia un asparago tornito con olio all’eucalipto, crema di asparago e spuma di robiola. Tra i primi c’è un riso carnaroli riserva San Massimo cotto in brodo di calendula, mantecato con burro al sambuco, riduzione di tarassaco, miele e fiori d’acacia e malva. Tra i secondi c’è Sapore Maris, un baccalà Giraldo con agro alla ligure, pesto e taggiasca e Jan, entrecôte, pere fermentate in acidulato di umeboshi, polline e idromele. Si conclude con la rivisitazione della pesca melba e della pavlova