Nel cuore delle Langhe, c’è questo ristorante che nonostante il nome non si accontenta di rivolgersi al territorio e volge così o sguardo anche più lontano, alla vicina Francia. Tra gli antipasti ci sono le capesante arrostite con mosaico di cavolfiore, mentre più classici sono piatti come le lumache in crema di fagioli bianchi e culatello. Elegante e saporito è il raviolo gigante con baccalà e zafferano, mentre un cavallo di battaglia sono le candele “le piemontesine”. Secondo imperdibile è il Pot au feu. Interessanti i dolci, alcuni dei quali devono essere ordinati a inizio pasto come la torta ”soufflée” al cioccolato o la tarte tatin. Il servizio è attento e preparato. La cantina ricca di etichette del territorio