Punta sulla cucina classica il ristorante aperto da Vincenzo Di Grande a Parma, già stellato al Colombaio a Casole d’Elsa e che ha all’attivo esperienze con Santin, Barbieri, Chiappini Dattilo, Gagnaire, Arzak e Blumenthal. La sua cucina è ricca di memorie, ma leggera e aggiornata nelle tecniche. Ci sono i tortelli Farnese, eseguiti classicamente, ma rimodellati nella forma, ma anche quelli (sontuosi) di cipolla con uovo di quaglia, tartufo e trucioli di foie gras. È già un signature il carpaccio di maialino nero marinato con gamberi rossi, fra i secondi l’anatra arrosto con melanzane affumicate e fondente di ciliegia e balsamico