Due salette con l’emblematico perlinato alle pareti compongono questa caratteristica trattoria a conduzione familiare. Uno spazio dagli arredi vintage che evoca l’atmosfera milanese degli anni ‘60, dove innumerevoli targhe e cimeli del mondo motociclistico fanno bella mostra di sé alle pareti. Schiette e ben eseguite le proposte della cucina, in cui, oltre agli immancabili ossobuco, cotoletta e bolliti misti, dalla carta emergono i ravioli di castagne e uvette con burro e salvia, la lingua salmistrata e il brasato al Barolo