Un design essenziale, dalle linee pulite, rende protagoniste dell’ambiente le innumerevoli bottiglie collezionate sulle scaffalature che ricoprono interamente i muri di questo ristorante. Si evince da subito quindi che la carta dei vini è copiosa e ben costruita, con una scelta oculata di piccoli produttori e grandi annate. Lo chef punta sull’originalità e su un’esecuzione ben riuscita per rendere attuali alcuni capisaldi della cucina nostrana. Come lo spaghettone cacio, pepe e menta; gli spaghetti con gamberi di Mazara, peperoncino e profumi di Sicilia; il “polpo del naviglio” con purè di ceci