Hamburger molto fedeli al modello statunitense, sia come ingredienti (pane, sottaceti e Cheddar sono acquistati in loco) che come preparazione (cottura sulla piastra, modo di schiacciare, packaging): è questa la cifra di Nasty, grazie a un burgermaster passato per steakhouse e hamburgerie americane. Anche gli ingredienti freschi sono studiati: le verdure locali come un blend di magro di manzo e grasso di maiale reperito in macelleria. Lo stesso ambiente con pareti a graffiti è underground e urban, in stile americano. Si mangia al bancone, su 12 sgabelli, appoggiati a una mensola. Da provare il Nasty con tre patties, cipolla caramellata, Cheddar, Bacon e la salsa segreta della casa