È villa Zarri, a pochi chilometri da Bologna, a ospitare il ristorante dello chef Agostino Iacobucci. Una dimora di charme del 1500 immersa in un incantevole parco secolare, già sede di una prestigiosa distilleria che produce ottimi brandy. In una sala con soffitti affrescati, nove tavoli e un arredo di estrema raffinatezza, dove il bianco dei tovagliati fa risaltare porcellane, cristalli e argenti dal design minimale e dalla ricercata eleganza. Un servizio molto attento e accurato gestito da giovanissimi molto preparati nelle proposte dei vini che completano brillantemente la filosofia di cucina di Agostino, chef e patron del locale. Sono le culture gastronomiche dell'Emilia e della Campania, sua regione di origine, a mescolarsi nei sui piatti, come i ravioli di coniglio, provola, cicoria e tartufo e ancora l'anguilla di Comacchio arrosto con insalata odorosa e gel di yuzu. Un plauso va al suo babà a tripla lievitazione, fra i migliori dello Stivale