Aperto nel laboratorio annesso alla macelleria che da quattro generazioni è presente sul territorio, al piccolo ristorante si accede attraverso file di salsicce appese a stagionare e una galleria di salumi e prosciutti appesi, che introducono al retro bottega arredato recuperando vecchie insegne e oggetti usato dal norcino insieme ad ogni tipologia di effigi di porcellini. Tavoli semplici di marmo dove si mangia velocemente ed una vista incantevole dalla terrazza che spazia sulla campagna. Durante il periodo del tartufo bianco tutti i piatti sono declinati per valorizzarlo, dai tagliolini all’uovo alle bracioline fritte dalla Tina, la mamma, alle crocchette di patate, ma c’è anche l’insalata russa più buona del mondo ed i fegatelli di maiale con il finocchio secondo una ricetta di casa segreta. Ogni generazione contribuisce a mantenere la nobiltà dell’antica arte del beccaio e del norcino, infatti Aldo ora aiuta i genitori nella conduzione della macelleria gastronomia