Il locale per quanto semplice è davvero grazioso, rustico, con le tovaglie di carta paglia e qualche foto e oggetto antico alle pareti. Legato a una tradizione povera e contadina, lascia il piacere di scoprire la ricchezza di sapori della cucina sarda più autentica. Nel tripudio di sincerità: varietà di culurgiones e quelli da provare sono i tradizionali con ripieno di patate, formaggio, mentuccia conditi con pomodoro e pecorino, ma sono buone anche le varianti con crema di porri e zafferano o quelli con noci, pinoli e olio fruttato. Suggeriamo anche la fregola sarda per primo, tra le quali ottima è quella incasada cioè cotta in brodo con pomodoro, basilico e Fiore Sardo DOP. Non mancano i taglieri misti di salumi e formaggi con pane carasau per aprire il pasto. Carni per secondo, grigliate o stufate, provare l’insolita carne d’asina. Il servizio è molto professionale e curato