Dentro gli spazi di un'antica caserma dei carabinieri, nelle vicinanze dell’aeroporto, la famiglia Mastroianni ha trapiantato il suo know-how nell’hôtellerie e nella ristorazione. In cucina c'è un giovane cuoco dalla creatività misurata. Serve il territorio (i salumi, il flan di parmigiano), ma soprattutto tanto pesce, ben selezionato e tanto Mediterraneo, con qualche digressione a Oriente. Vedi la tartare di tonno rosso con pistacchi di Bronte e zenzero, gli spaghettoni al riccio di mare, violette di rana pescatrice con crema di bianchetto di tartufo. Curati gli ambienti, premuroso il servizio, discreta la cantina. Volendo, si può prolungare la sosta nelle sette camere con bagno