Il motto nel nome del locale è praticamente una dichiarazione d'intenti. Ma qui parlano soprattutto i fatti: una piccola casa di montagna a due piani (il ristorante è di sopra), intorno prati dove pascolano animali domestici e l’orto che funziona in stagione. Juri Chiotti è chef giovane ed esperto. Avrebbe potuto trovare fortuna altrove (e in effetti un importante riconoscimento l’aveva conquistato a Cuneo) ma ha preferito tornare a casa, dove conosce ogni pietra. La sua è cucina vera di montagna, ma interpretata con spirito moderno e spesso con materie prime di casa. Cucina di grande spessore come ad esempio con il tumin, zucchina trombetta, spuma di prezzemolo e acciuga, con i ravioles de Blins o con il diaframma di agnello con crema di piselli, capperi e polvere di caffè. In agosto la locanda fa aperture straordinarie anche a mezzogiorno