La casa, ricostruita nel 1910 da Antonio Tagliaferri su quanto rimaneva della quattrocentesca casa del podestà veneto, è sede della fondazione Ugo Da Como. Le sale racchiudono gli arredi collocati dal senatore Ugo Da Como (Brescia 1869-Lonato 1941) che la abitò con la moglie sino alla morte. Mobili, sculture e suppellettili mantengono la collocazione voluta dagli ultimi proprietari, offrendo un'interessante testimonianza del gusto e del sentimento dell’abitare tra Otto e Novecento. La quadreria conta più di duecento dipinti dal XV al XX secolo tra cui tre notevoli affreschi staccati e posti su tela anticamente attribuiti a Floriano Ferramola; di rara bellezza il soffitto a cassettoni policromo databile tra il XV e il XVI secolo. La ricca biblioteca conserva più di 400 incunaboli, di cui alcuni rarissimi, codici miniati e autografi (tra cui le lettere di Ugo Foscolo alla contessa bresciana Marzia Martinengo) e circa 52.000 volumi (XVI-XX secolo)