Sul palcoscenico dei Portici, incantevole café chantant di fine Ottocento e primo ristorante di Bologna, c'è Emanuele Petrosino e ha fatto le scuole giuste, con maestri come Enrico Crippa, Nino Di Costanzo e Agostino Iacobucci. La sua cucina conserva l’impronta mediterranea, declinata però nel senso di un barocco campano incline al decorativismo e all’esuberanza gustativa. Ma accanto al pesce c’è anche tanta terra, ricordi di Piemonte e un po’ di Emilia. Da provare i ravioli del Plin ai crostacei e spinacini con brodetto romagnolo e il coniglio di Carmignola alla cacciatora