Il secentesco palazzo Barberini, edificato sopra la cavea teatrale del santuario della Fortuna Primigenia (II-I secolo a.C.), dal 1956 è sede di un importante museo archeologico, allestito con materiale proveniente dalla collezione Barberini e reperti rinvenuti in loco. Riordinata nel 1998, la raccolta comprende statue, busti, bronzi e ceramiche risalenti ai secoli tra il VI a.C. e il I d.C. I pezzi di maggiore rilievo sono il grande Mosaico del Nilo, opera ellenistica del I secolo a.C., derivata molto probabilmente da un originale pittorico alessandrino e raffigurante un paesaggio egiziano durante l'inondazione del fiume; la Triade Capitolina (Giove, Giunone e Minerva) e la statua della Fortuna in pietra nera del II secolo a.C.; fregi arcaici, in terracotta policroma, con processioni di cavalli e carri del VI secolo a.C.; la cista con Dionisio sorretto da Pan e il rilievo con Traiano del II secolo d.C.