Conobbe la catastrofe dell'alluvione del 1951, quando era semplice osteria, poi il nipote del fondatore, dopo una lunga sosta, ha riaperto i battenti nel 1997 per farne una trattoria che continuasse la tradizione delle osterie di un tempo, non senza tocchi innovativi. Si va a tavola in un ambiente che coniuga sobria eleganza a tratti rustici. In menu: tagliolini con bruscandoli, capesante e Chateaubriand; catalana di crostacei; fiorentina; semifreddo al torrone e amaretto su letto di gianduia. Carta dei vini ben costruita