A pochi passi dalla basilica di S. Maria Maggiore nasce questo ristorante che all'inizio della sua storia (nel 1890), vendeva solo porchetta. Con il tempo ha saputo rinnovarsi, ampliarsi e modificare la sua offerta culinaria. L'apparecchiatura è semplice e minimale e il servizio impeccabile, frutto anche della grande esperienza di Romeo Caraccio, titolare insieme alla moglie Agata Parisella. Qui c'è sempre la possibilità di degustare i piatti tradizionali come il cacio e pepe o il baccalà in guazzetto. Per gusti nuovi o più moderni, i ravioli farciti con latte di capra, pomodoro confit e olive di Gaeta o la variazione di anatra con salsa ai frutti di bosco