Una storia iniziata nei primi del Novecento e che prosegue ancora oggi in questo ristorante d'impronta romantica e architetture cinquecentesche che propone una cucina schietta e sincera, un riuscito accostamento tra tradizione e innovazione. Tra i piatti, che variano in funzione della stagione e della reperibilità delle materie prime, ricordiamo il cappello del prete con uvetta sultanina, le ottime alternative vegetariane e, per concludere in dolcezza, la torta cioccolato e pere. Interessante scelta di formaggi e carta dei vini con alcune presenze francesi