Troviamo spesso l’istrionico chef Fabio Picchi fra i tavoli intento a raccontare, con il suo caratteristico eloquio teatrale, le straordinarie storie che si celano dietro i prodotti e le ricette dei piatti e che rende l’esperienza molto più ampia della semplice fruizione di una pietanza. In cucina tutto parte dai prodotti che il mercato fornisce in quel momento e che confluiscono in piatti che seguono i dettami della stagionalità, passando per l’elaborazione creativa dello chef, pur mantenendo una semplicità appagante. Come lo sformato di patate e ricotta al ragù, la parmigiana di melanzane Ortodossa, la guancia di manzo in umido, la famosa torta di formaggio con marmellata di arance amare. Con quasi 40 anni di attività, questo locale mantiene il suo fascino d’antan e in sala si integrano perfettamente cura del dettaglio, con fiori freschi e candelieri, e una atmosfera accogliente data dal servizio cortese e attento