Siamo all’interno di un edificio che fu, negli anni Trenta, un asilo. L'ingresso conduce nella sala da pranzo dagli alti soffitti e dove, comodamente seduti, si potrà godere di uno splendido panorama sui vigneti di Barbaresco. Dal 1997 Maurilio Garola è lo chef e patron di questo ristorante che è diventato un punto di riferimento importante nelle Langhe sia per la cucina che per la cantina. Quest’ultima è impressionante per qualità e quantità: oltre 65.000 bottiglie con tante etichette rare e pregiate, insomma un vero tesoro enologico. La cucina sapientemente interpreta i piatti della tradizione piemontese quali la finanziera, un piatto tradizionale Piemontese ottenuto dalle interiora del vitello; il piccolo Fritto Piemontese composto da scottadito d’agnello, cervella di vitello, semolino dolce, filone e mele in pastella; i gamberi di Sanremo impanati nella Tonda Gentile delle Langhe. E, a conclusione del pasto, segnaliamo per quanto concerne il dessert la zuppetta di fragole e rabarbaro, soffice al cioccolato bianco e granita di fragola. Assolutamente da provare per la sua originalità il tortino al gianduia con gelato al tabacco da pipa