In un edificio di fine Ottocento, elegante ambiente con due sale di tono caldo per una cucina che attinge a piene mani dalle risorse della propria regione come i tajarin ai trenta tuorli saltati con pesto di pomodori secchi, basilico e mandorle e la battuta al coltello di Fassona con sedano filangé e croccante di pane alle olive taggiasche. Pane e pasta sono fatti in casa, bella selezione di formaggi piemontesi al carrello e curata carta dei vini e distillati