Si allunga di fronte alla stazione di Campo Marzio a chiudere il bacino della Sacchetta. Sulla sinistra ci sono gli ingressi di due stabilimenti balneari posti pressoché sul bordo del tessuto urbano: l’Ausonia, con la sua curiosa struttura a palafitte, parte in cemento e parte in legno; e il Bagno alla Lanterna, meglio noto col nome dialettale di ‘Pedocin’, certamente il più insolito della zona diviso com’è in un settore maschile e uno femminile.<br>Procedendo lungo il molo si raggiunge la Lanterna, il primo faro del porto, eretto nel 1831-33 su uno scoglio dove in precedenza era un forte a pianta circolare dell’artiglieria di marina; il forte fa tuttora da insolita base al faro e ospita la sede della Lega Navale. Progettato da Matteo Pertsch in pietra di Aurisina, il faro ha la forma di colonna leggermente rastremata verso l’alto e termina con una sorta di capitello dorico, reso con mensoloni in pietra reggenti un ballatoio che conduce all’apparecchiatura luminosa. La Lanterna restò in funzione fino al 1969.