Qui c’erano un tempo orti e casette, pescatori e lavandaie. Così si presentava all’inizio dell’800 la foce del Bisagno, piccolo mondo antico tramandatoci da stampe e dipinti dell’epoca. Ben diverso lo scenario odierno, frutto di un’espansione edilizia cominciata verso la fine del secolo XIX con la costruzione dei primi insediamenti subito a sud della ferrovia e proseguita, durante il periodo fascista, con gli ambiziosi progetti conseguenti alla copertura del torrente. Tra questi, la sistemazione di piazza Rossetti, grande slargo rettangolare rivolto verso il mare: i lavori, diretti da Luigi Carlo Daneri e iniziati nel 1936, ebbero termine, dopo la forzata pausa bellica, solo nel 1955. All’immediato dopoguerra risale anche la ricostruzione della chiesa di S. Pietro della Foce, affacciata – in posizione sopraelevata – sul tratto iniziale di corso Italia. Da piazza Rossetti, per corso Marconi si raggiunge, allo sbocco della Sopraelevata, piazzale Kennedy dov’è l’ingresso della Fiera internazionale.