Difficile immaginare questa piccola oasi di tranquillità, a due passi da via S. Lorenzo, come il centro dei commerci cittadini. Ma di fatto, fino al secolo XI, il ruolo della piazza fu eminentemente mercantile poiché si teneva il mercato, soprattutto del sale. La chiesa di S. Giorgio, già documentata nel 964, custodiva il vessillo cittadino e celebrava i riti civili. Oggi il tempio, ricostruito per i Teatini (1695-1700), si caratterizza per la facciata curvilinea, di matrice neoclassica (1859): nell’interno, a pianta centrale e dominato da una maestosa cupola, sono conservate tre tele di Luca Cambiaso. Analoghe vicende ha vissuto la chiesa di S. Torpete, fondata – con ogni probabilità da mercanti pisani – nel secolo XII. Di lì a poco passò alla famiglia Cattaneo, che nel 1730 ne affidò la ricostruzione a Giovanni Antonio Ricca il Giovane; la facciata è coeva a quella di S. Giorgio. Lastre d’ardesia rivestono la cupola ellittica dell’edificio, ancora posto sotto il giuspatronato dei Cattaneo; l’interno, a pianta ovale, presenta una ricca decorazione a stucchi.<br>Graziose piazzette curiali accompagnano il cammino in via Canneto il Curto, che, dopo la croce di Canneto (con via Canneto il Lungo) e l’attraversamento di via S. Lorenzo, incrocia vico del Filo, diretto alla cattedrale di S. Lorenzo.