Lo spazio sorprendentemente ampio – dominato, sullo sfondo, dalla sagoma inclinata del campanile di S. Stefano – è frutto della demolizione nel 1837 dell’antica chiesa dell’Angelo Michele. Vere da pozzo segnano i due estesi rialzi per la raccolta dell’acqua piovana. Nella quinta di edifici spiccano i quattrocenteschi palazzi Duodo (N. 3584) e Gritti (N. 3832), speculari per caratteri stilistici e sobrietà compositiva, nonché il seicentesco palazzo Trevisan-Pisani (N. 3831). Al centro, nel lato occidentale del campo, rimane l’oratorio dell’Annunciata, di remota fondazione.