Assunse l’attuale aspetto dopo gli abbattimenti ottocenteschi, con vari edifici neogotici e neorinascimentali e al centro il monumento a Daniele Manin (1875, Luigi Borro), capo della resistenza antiaustriaca a Venezia nel ’48-49. Dal 1968 spicca sul fondo, al posto della chiesa di S. Paternian, l’interessante facciata moderna del palazzo della Cassa di Risparmio di Venezia, opera di Pier Luigi Nervi – cui si devono anche le ardite soluzioni per gli interni – e Angelo Scattolin. Una sorta di cortocircuito visivo porta, lungo calle della Vida, al tardogotico palazzo Contarini del Bòvolo (secoli XV-XVI): a renderlo famoso è la splendida scala elicoidale esterna a forma di chiocciola (bòvolo, in veneziano) che s’aggancia armonicamente al bel fronte a loggiati sovrapposti, fino a una terrazza all’altezza dei tetti della città. Nella corte, vere da pozzo e arche provengono dalla demolita chiesa di S. Paternian.