Accompagnati da porte e finestre d'epoca medievale, che riecheggiano l'antico rione di S. Martino, si percorre questo antico tracciato di collegamento tra il centro religioso e la porta Postierla. L'urbanizzazione duecentesca di questa parte della città è documentata dal complesso di S. Paolo, chiesa e convento iniziati nel 1221 dall'Ordine di S. Benedetto, quando i gruppi monastici cominciarono a spostarsi con le loro sedi sopra la rupe. Ristrutturato nei secoli XVI e XVII, ha la volta e le pareti decorate da un artista influenzato da Pietro da Cortona (prima metà del '600).<br>Proseguendo sullo stesso lato, si incontra al N. 11 di piazza Marconi il palazzo di Tiberio Crispo, nipote di Paolo III Farnese, eretto attorno alla metà del Cinquecento su un precedente disegno di Antonio da Sangallo il Giovane. Accanto, la chiesa di S. Bernardino, del 1666, che custodisce un'acquasantiera probabilmente realizzata da Ippolito Scalza (1588) e una tavola di Sinibaldo Ibi. Ornato di belle trifore è il successivo palazzo Buzi (1580 circa), opera di Ippolito Scalza, al quale furono tolti il portale e due finestre per adattarli al palazzo Gualterio.