Ridefinita nel XX secolo con una serie di demolizioni, è caratterizzata dalla presenza del palazzo dei Carrara, frutto della ricomposizione delle case medievali (secolo XIV e oltre) della famiglia.<br>La radicale ristrutturazione del XVII secolo fu seguita, nel secolo successivo, dal rimaneggiamento per adattare il complesso a sede municipale (1712). Il cornicione verso via dei Carrara conserva parte dei decori del '500. Le sale del piano nobile, tra le quali spicca la sala di Apollo e Dafne affrescata da Girolamo Troppa, furono decorate nella seconda metà del Seicento. Oggi il palazzo è sede della Biblioteca civica, che comprende tra l'altro incunaboli (i più antichi sono un testo del 1472 e un «Breviarium Romanum» del 1476-77), manoscritti e una raccolta di pergamene.