Per via dei Perroni si giunge alla porta S. Biagio, ingresso meridionale alla città. Ricostruita nel 1774, reca sulla sommità la statua di S. Biagio martire che nel IV secolo fu vescovo della città orientale di Sebaste. Proseguendo per un tratto di viale Don Minzoni si giunge alla Torre del Parco, residenza di Giovanni Antonio Del Balzo Orsini, realizzata extra moenia nel 1419 in una massiccia forma cilindrica.<br>Di fronte alla chiesa di S. Matteo è palazzo Rossi (prima metà del XVII secolo), con scenografico balcone d'angolo su mensoloni figurati. Lungo il lato destro stacca via Conti di Lecce che incrocia via Paladini. Piegando a sinistra si raggiunge, su via Cairoli, il convitto Palmieri, ritrovata sede della Biblioteca provinciale «Nicola Bernardini». Qui è anche l'accesso all'ex chiesa di S. Francesco della Scarpa. Fondata, secondo la tradizione, dal poverello di Assisi, venne ricostruita nel 1699-1714; al suo interno, adibito a spazio espositivo, spiccano interessanti altari barocchi, collocati nelle cappelle laterali. Prendendo per via R. Caracciolo, si è in breve in piazzetta Tancredi, dove prospetta la facciata della chiesa del Carmine.<br>Da via Cairoli, una breve deviazione in via Russi conduce alla chiesa della Madre di Dio e di S. Nicolò, più nota come chiesa delle Scalze, fondata con l'attiguo convento nel 1635. Interessante è il prospetto, ritmato da due nicchie contenenti statue (S. Caterina d'Alessandria e Angelo custode), che affiancano il pregevole portale, costituito da due colonne lavorate sostenenti una trabeazione sulla quale un altorilievo mostra S. Michele che lotta contro il drago; nell'architrave Scene di combattimento. L'interno, che si articola su un'unica navata, mostra una volta lunettata con costolonature e dorature.