Addentrandosi da corso Umberto I nel nucleo antico si lascia a destra la strada che prende il nome dalla chiesa di S. Margherita (XII secolo), dalla singolare tipologia a croce contratta sormontata da una cupola rivestita a piramide quadra: epilogo dell'esperienza architettonica benedettina, l'edificio è arricchito dalle sculture dei sepolcri della famiglia Falcone che la fece edificare. Il corso termina nel largo cui dà nome il castello svevo: a tale struttura difensiva appartiene la poderosa torre Maestra, ospitante una raccolta etnografica su tre piani, alle spalle della quale è la chiesa di S. Adoeno (XI secolo), punto focale del tessuto urbano. Su via Cardinal Dell'Olio prospetta il cinquecentesco palazzo Tupputi, dal caratteristico paramento a bugne. Il principale luogo di culto cittadino è la Cattedrale (XI-XIII secolo), basilica a tre navate con matronei ampiamente modificata a seguito di un terremoto nel XVIII secolo e oggetto di consistenti restauri che hanno restituito le fattezze romaniche all'interno, mentre in facciata convivono elementi romanici - il notevole portale, bifore e monofore - e barocchi (il grande finestrone). Nel vicino Palazzo Vescovile, in largo S. Donato 5, ha sede il Museo diocesano che raccoglie dipinti, argenti, sculture lignee e lapidee di diverse epoche. All'XI secolo risale la poco distante chiesa di S. Matteo; da qui si raggiunge via Trieste in prossimità dell'antica porta di Mare, oggi murata: sulla via affaccia il palazzo Ammazzalorsa, una delle interessanti residenze private del centro.<br>Uscendo dalla città vecchia si può scorgere, abbracciato dalle costruzioni, l'ampio porticciolo, in mezzo al quale si ergono, come un'isola, i resti del moli settecenteschi con le poderose bitte in pietra.