La piazza prende nome da Ludovico il Moro, che qui fece riaprire nel 1480 la pusterla di S. Eufemia, chiusa tre secoli prima, dopo l’assedio dell’imperatore Federico Barbarossa. Della porta che si apriva sui bastioni spagnoli, però, non c’è più traccia. Soltanto un lacerto della cortina muraria corre lungo viale Beatrice d’Este.