Edificati nella prima metà del XX secolo, gli edifici della terza Palazzata a Mare di Messina sostituiscono quel continuum edilizio, scomparso con il terremoto del 1908, che aveva fasciato per tre secoli la cortina del porto. L'invenzione architettonico-urbanistica della "Palazzata" alla marina, suggestivo anfiteatro che accoglieva chi arrivava in città dal mare, risale infatti al periodo del viceregno spagnolo (la prima, già danneggiata dalla rivolta antispagnola, rovinò per il terremoto del 1783), quando era chiamata anche "teatro" o fronte della città e si svolgeva ininterrotta lungo quella parte del perimetro portuale antistante alla zona falcata.