Vi si accede oltre la semplice apertura ogivale in nuda pietra arenaria del trecentesco arco dei Tei, o porta Pesa perché un tempo adibito a porta daziaria. Il corso, spina centrale del popolare borgo S. Antonio, si dirama in brevissimi vicoli a pettine ed è connotato da edilizia minuta alternata a insediamenti religiosi, l'ultimo dei quali è la chiesa di S. Antonio Abate (XIII secolo), rimaneggiata nel '300 e ancora nel 1669, con all'esterno il maialino in pietra simbolo del santo appoggiato su un rocchio di colonna romana.<br>Al termine si apre la porta S. Antonio (1374), dalla quale si gode una bella veduta della città. Poco lontano è stata rinvenuta la tomba etrusca dei Cai Cutu (IV-III secolo a.C.), non visitabile.