La scenografica piazza Marconi fu realizzata all’inizio del ‘400 dai Fieschi, allora signori della val di Vara, secondo un dettagliato progetto di pianificazione urbana che teneva conto tanto delle esigenze militari quanto di quelle commerciali. Questo gli conferì un’insolita pianta ellittica: agli edifici lungo il suo perimetro, proprietà di commercianti e artigiani (con botteghe e laboratori sistemati al pianterreno e i livelli superiori a uso abitativo), venne imposto il rispetto di determinate regole costruttive. Ne deriva un insieme edilizio di straordinaria omogeneità, protetto a sud dal castello, ristrutturato contemporaneamente all’edificazione del Borgo Rotondo, cui si sarebbe affiancato nel secolo successivo il Borgo Nuovo, sviluppatosi lungo la strada per il valico. Nella piazza colpisce il contrasto tra le poderose mura del castello dei Fieschi, interessante esempio di architettura fortificata quattrocentesca, e l’elegante facciata barocca della chiesa dei Ss. Teresa d’Avila e Filippo Neri (secolo XVII), ornata da due campanili gemelli; nell’interno, a croce greca con cupola, si segnala Madonna col Bambino e i Ss. Giovannino e Francesco Saverio, opera di Gregorio De Ferrari. Sempre da piazza Marconi, seguendo le vie Umberto I e Garibaldi, asse centrale del Borgo Nuovo, si arriva in piazza Mazzini, dove un passaggio voltato conduce al ponte Grecino, che dal 1515 unisce le sponde del torrente Crovana.