Segna l'inizio del rettifilo, aperto per Giulio II su progetto di Bramante assieme alla parallela via Giulia, la porta Settimiana, ricostruzione di un passaggio nella cerchia aureliana operata da Alessandro VI. Le corrisponde, al fondo del tracciato che fino al 1870 affacciava direttamente sul Tevere con una successione di giardini, la porta S. Spirito, iniziata da Antonio da Sangallo il Giovane nel 1543 e oggi inglobata nell'ospedale di S. Spirito in Sassia che fu fondato nel 727 e ricostruito in parte da Baccio Pontelli (fine '400). Al fondo della prima traversa a sinistra di via della Lungara si trova l'Orto botanico.