Riattivando in parte un tracciato di epoca classica, Gregorio XIII aprì questo rettilineo tra S. Maria Maggiore e S. Giovanni in Laterano, lasciandone il completamento a Sisto V. Subito all'inizio della caotica arteria (è uno dei più importanti assi viari del tardottocentesco quartiere dell'Esquilino), leggermente appartato, è l'arco di Gallieno (che in realtà è la porta Esquilina delle mura Serviane ricostruita in età augustea e dedicata a Gallieno nel 262). Lungo la via, si incontrano il palazzo Brancaccio, il teatro Brancaccio e l’auditorium di Mecenate. Inevitabile associare il nome della via al “Pasticciaccio brutto” di Carlo Emilio Gadda.