Centro dell’alta finanza americana e mondiale, simbolo stesso del potere economico statunitense, prende il nome da una palizzata, «the wall», eretta dagli olandesi nel 1653 per proteggere il loro insediamento coloniale da eventuali attacchi da nord; non è molto lunga, correndo dalla riva dell’East River a Broadway. Percorrendola appunto in questa direzione, stretta tra gli alti edifici che la fiancheggiano, si incontra al N. 55 lo storico Merchants Exchange, passato poi alla First National City Bank e ora adibito ad attività commerciale con il nome di Cipriani 55 Wall Street. La costruzione di stampo neoclassico è costituita da due parti: la prima, del 1842 con un portico in stile ionico a 16 colonne di granito sulla facciata e un imponente salone centrale con cupola; la seconda aggiunta nel 1907 dagli architetti McKim, Head & White a formare i piani superiori. Sul lato opposto della via, al N. 48, un edificio del 1928 ospitava il quartier generale della Bank of New York, fondata nel 1797 (trasferitosi nel 2007 al N. 1 di Wall Street); oggi è stato adattato a sede del Museum of American Finance. Nel successivo isolato, al N. 40, si erge il grattacielo di 70 piani (282,5 m) già della Bank of Manhattan (1930), divenuto Trump Building dopo essere stato acquistato da Donald Trump.