L'impronta lasciata dal Ventennio a Bari è riconoscibile qui in una serie di edifici, perlopiù realizzati negli anni '30 del XX secolo al tempo in cui il fascismo consolidò la propria immagine attraverso diverse opere pubbliche.<br>Due di queste realizzazioni sono l'ex albergo delle Nazioni di Alberto Calza Bini (1932-35) e il palazzo della Provincia, oggi sede dell'Amministrazione provinciale e della Pinacoteca provinciale, eretto su progetto di Luigi Baffa (1931), che trasferì a Bari diversi elementi architettonici consonanti con il coevo dibattito nazionale. Si presenta con un prospetto neorinascimentale, il cui porticato d'ingresso e le cui finestre riprendono quelle usate da Leon Battista Alberti per i palazzi fiorentini del '400; un'elegante torre svetta sulla costruzione, realizzata interamente in pietra a vista. Procedendo verso sud-est sul lungomare Armando Perotti, proprio nelle vicinanze dell'abbattuto complesso edilizio di Punta Perotti, si apre la spiaggia libera di Pane e Pomodoro, la più amata dai baresi.