Storicamente il primo fra i canali milanesi, fu un’opera d’ingegneria civile tra le maggiori del medioevo nord-italiano: le sue acque sono derivate dal fiume Ticino a nord di Turbigo. Il Naviglio Grande fu iniziato nel dodicesimo secolo (probabilmente nel 1179) e completato entro il 1239 sul tracciato di circa 50 chilometri che tuttora segue, per una pendenza di 34 metri. Fu reso navigabile sin dal 1272, e ha rivestito per secoli un ruolo cruciale nell’interscambio commerciale, oltre che tra Milano e il suo immediato territorio, fra Lombardia e Centro Europa, attraverso il lago Maggiore e – più a nord, via terra – per i passi del Sempione e del S. Bernardino. In città se ne percorre il primo tratto lungo le alzaie: ripa di Porta Ticinese sulla sponda idrografica destra, alzaia Naviglio Grande su quella sinistra. Dagli inizi dell’800 e fino alla prima guerra mondiale sul Naviglio si effettuava un regolare servizio di trasporto pubblico per passeggeri. Oggi il Naviglio Grande è ritornato navigabile, grazie a un servizio di battelli turistici attivo da primavera a fine estate.