Ricalca il tracciato dell'omonima via consolare, aperta nel 223-219 a.C. dal censore Caio Flaminio verso Ariminum (l'odierna Rimini). Percorsa anche dai lanzichenecchi, vide sorgere in età imperiale numerosi sepolcri; dalla seconda metà del ‘500 fu invece la volta dei complessi patrizi, il più importanti dei quali fu il Casino Borghese dell’omonima villa. Al centro dell'aiuola verde che la separa dal parallelo viale Tiziano è la chiesa di S. Andrea, commissionata da Giulio III al Vignola e dedicata a quel santo perché nel giorno della ricorrenza dello stesso il papa era riuscito a sfuggire ai Lanzichenecchi durante il sacco del 1527. Lo stadio Flaminio (1957-59) e il palazzetto dello Sport (1956-58) furono realizzati per i Giochi olimpici del 1960; su progetto di Renzo Piano sta sorgendo l'Auditorium. Al N. 80 di via Flaminia è stato aperto Explora-Museo dei bambini, spazio attrezzato che favorisce la conoscenza e l'uso delle funzioni di una città moderna da parte dei bambini. La via scavalca il Tevere mediante il ponte Milvio, gettato in legno già nel sec. III a.C. e ricostruito in tufo nel 109 a.C.; l'aspetto attuale è però frutto dell'intervento di Giuseppe Valadier (1805).