Il famoso filosofo, abruzzese di nascita ma napoletano d'elezione, cui è intitolata la via, visse e morì nel 1952 al N. 12, nel palazzo Filomarino della Rocca, di origine trecentesca ma più volte rifatto. Nell'appartamento al piano nobile è la sede dell'Istituto italiano per gli Studi storici, da lui fondato e di cui fu il primo direttore. L'annessa biblioteca è centro di formazione superiore che ha preparato generazioni di storici e ricercatori. Funzioni politiche ebbe palazzo Venezia, al N. 19, sede degli ambasciatori della Serenissima dal 1412 alla caduta della Repubblica, con il suo giardino pensile donato nel XV secolo da re Ladislao alla città marinara. Al N. 45, si noti ancora il palazzo Carafa della Spina, di fine Cinquecento, con imponente portale barocco in piperno.