Alle falde del fortilizio episcopio, compreso grossomodo tra le vie Santa Sofia, Caravaggio, Pellari e Crispi, è detto nel dialetto locale Camenn'ri (camini) ed è caratterizzato da cumuli di anfore e giare che vengono accatastate secondo usi risalenti al XVI secolo; la produzione ha però origine in età greca - benché alcuni studiosi la ritengano ben anteriore - ed ebbe particolare sviluppo nel'400-'500, quando i vasi raggiungevano i mercati turchi e austriaci. Ai laterizi e ai mattoni si affiancano suppellettili e oggetti d'uso, che rappresentano irresistibili acquisti: il disegno 'a galletto' o 'a stella' ritorna sia sui piccoli boccali sia sui cosiddetti capasoni, grandi contenitori per la conservazione del vino di cui Grottaglie è notevole produttrice. Presso l'Istituto d'Arte in via Jacopo della Quercia 2, è il Museo didattico delle Maioliche.